In occasione della XI Giornata Nazionale del Contemporaneo con il patrocinio di AMACI - Associazione Musei d'Arte Contemporanea Italiani a Palermo il mecenate Roberto Bilotti, in collaborazione con il Museo Bilotti Ruggi d'Aragona di Rende, apre le porte ad uno dei più imponenti e prestigiosi palazzi della città all'arte contemporanea: Palazzo Costantino ai Quattro Canti. Dal 10 al 17 ottobre il palazzo ospiterà le opere di selezionati artisti siciliani tra i più interessanti e rappresentativi della regione. La Expo è curata da Roberto Bilotti Ruggi d Aragona, coordinata da Ignazio Schifano, Beatrice Feo Filangeri, Bobez Arte, le Nuvole A.C. e Dimora OZ.
Tra le opere in mostra "hAshtag del contemporaneo” di Elisa Martorana.
L'artista scelta dagli organizzatori per curare la comunicazione visiva dell'evento ha creato per l'occasione una vera e propria opera di condivisione dell'arte. Molte delle barriere e distinzioni all'interno dell'Arte sono cadute, contribuendo ad una vivacità e multidisciplinarità tipica dell'Arte Contemporanea che ne ha fatto spesso ragione d'essere.
Ecco che la Martorana ha realizzato come segno rappresentativo della XI Giornata Nazionale del Contemporaneo a Palermo, una rielaborazione grafica di paralleli e meridiani che intersecati tra loro, non solo formano il quadrato dei Quattro Canti, sede dell'expo IN HOC SIGNO a Palazzo Costantino, Ma ricorda il segno “#” ovvero un hashtag, un tipo di etichetta o tag utilizzato per metadati su alcuni servizi di rete e social network come aggregatore tematico.
L'arte dunque canale di condivisione per eccellenza, cosi l'autrice decide di rendere la tela “interattiva” passando una speciale vernice dove il visitatore, ha potuto scrivere una parola chiave da condivivere tramite l'arte contemporanea, e poi, con un selfie e inviarlo nell'etere, così da visitatore passivo si è trasformato in fruitore ma anche soggetto integrante di un opera d'arte, che come afferma l'autrice Elisa Martorana, al fine esposizione oltre che un'opera d'arte contemporanea sarà anche uno prodotto di ricerca antropologica, che ci permette di indagare sulle tematiche che influenzano maggiormente i visitatori contemporanei, inoltre ci permette di ingare come la cultura e quindi anche l'arte sia fortemente condizionata del virtuale e di come i visitatori apprezzino essere coinvolti in prima persona, insomma è una opera ricca di significati che oltre a dimostrare un'attenta ricerca creativa dell'autore è uno strumento di indagine sociale.
All'esclusiva mostra presenti altre opere di successo come quelle di Beatrice Feo Filangeri, Ignazio Schifano, Carmelo Maria Carollo e l'attuale video art “Siamo tutti Gender” di Daniele Cangialosi.